“Quello che puoi fare come compositore, è lasciare una traccia di te stesso, per sempre, attraverso questa sorta di canale emotivo…Dove lasci che tutti vedano i tuoi più profondi e oscuri segreti.”
Cari lettori e lettrici,
apro il post di oggi citando la personalità che considero una delle mie più grandi fonti di ispirazione: Hans Zimmer.
Chi è?
Compositore di origini tedesche classe 1957, autore e produttore di colonne sonore che hanno reso indelebili le scene di oltre 150 film, dalle pellicole d’animazione fino alle più grandi opere cinematografiche degli ultimi decenni: Hans Zimmer è attualmente riconosciuto come uno dei più grandi geni artistici del nostro tempo in tutto il mondo.
Qual’è stato l’asso nella manica che ha permesso all’artista di affermarsi nonostante l’abbandono degli studi accademici?
Cosa gli permise di attraversare l’oceano conquistando il pubblico e la scena del cinema hollywoodiano?
L’anima e la musica
Compì i primi passi nel mondo della musica agli albori dei frenetici anni 80′, quando il suo talento fu riconosciuto dai suoi più grandi mentori Richard Hartley e Nick Glennie-Smith, coi quali diede vita a una proficua collaborazione presso i Shake Ranch Studios di Londra, dove sarebbe stato registrato uno dei capolavori più significativi della sua carriera: le musiche del Re Leone.
La magica essenza dell’Africa con i suoi suoni e la sua energia, l’amore che lega ogni essere vivente, il trafiggente dolore provocato dalla morte del proprio padre, la bellezza di ritrovare se stessi e la forza di rialzarsi nonostante tutto.
Ecco cosa riuscì a trasmettere attraverso quello che Hans considera come il “requiem” che scrisse in memoria del padre, che perse sfortunatamente in tenera età. Donò tutta la sua anima alla scrittura di questo capolavoro, infatti non fu una sorpresa quando lo portò alla vittoria del suo primo Oscar per la miglior colonna sonora nel 1995.
“Si sentono spesso storie su Hollywood, del suo essere senza pietà verso il mondo dei compositori e come questi ultimi cerchino di imporsi nonostante tutti i “pugni presi in faccia”.
La verità è che nessuno mi prende a pugni in faccia meglio e più di quanto già non lo faccia io.
Perché questo è ciò che più amo e ho solo questa vita per farlo.
E sarà meglio essere impeccabile.
Sarà meglio, per me, farlo al meglio.”
Contro corrente
Il produttore musicale si è da sempre contraddistinto per la sua originalità e capacità di mettersi in gioco, cambiare le regole e osare.
Il vero trampolino di lancio alla sua carriera furono le celebri tracce che fanno da sfondo a Rain Man, pellicola premiata da 4 premi Oscar e l’Orso d’oro al Festival del cinema di Berlino.
Lo stesso regista Barry Levinson assunse Hans letteralmente di persona: si recò agli studi del compositore, bussò alla porta e gli offrì il lavoro. Un atto di fiducia che sarebbe stato ben ripagato.
La collaborazione e la fiducia reciproca tra registra e compositore per Hans sono da sempre un compromesso fondamentale dal momento che gli viene assegnato un lavoro.
Infatti il risultato fu un successo su cui nessuno, eccetto Levinson, avrebbe mai scommesso: non fu utilizzato il sintetizzatore, strumento protagonista del sound anni 80′, bensì la tastiera elettrica, da cui però ottenne sonorità colme dello stesso senso di malinconia che pervadono la storia del film, riuscendo così a raccontarlo “attraverso le note” .
La coppia perfetta!
Dal 2000 ad oggi, per il “genio ribelle” tedesco inizia un percorso di rivoluzione, collaborando con registi di spessore come Nolan, Howard e Verbinski, riuscendo a meravigliare la critica cinematografica contraddistinguendosi per riuscire ad ottenere la perfetta unione tra due mondi paralleli : la musica classica e quella elettronica.
La combinazione vincente consiste in lavorare dando pari importanza sia alla fase di scrittura a computer , sia a quella in cui riesce a trasformare le note in parole e spiegarle al meglio alla propria orchestra. E’ la stessa combinazione che gli permette di rendere le sue colonne sonore molto più che un semplice “accompagnamento”, bensì pathos, magia, totale fusione tra film e musica.
Entrate nel mio mondo, create la vostra storia!
Nel dicembre 2020 Hans e una giuria d’eccezione hanno indetto un concorso sulla piattaforma YouTube chiamato “Enter the World of Hans Zimmer“, con l’obiettivo di premiare il talento dei 5 migliori video-maker amatoriali che riuscissero a sfruttare al meglio la sua musica come sottofondo alle loro creazioni : il risultato è stato sorprendente, rivelandosi ennesima conferma di come l’arte sia in grado di unire e creare.
Determinazione, fiducia nelle proprie potenzialità, passione sempre al primo posto, amore per il proprio lavoro, apertura verso il prossimo e costante ricerca di ciò che si cela oltre al superfluo: un mix che per me rende Hans Zimmer un modello da seguire.
Infine vi lascio quelli che per me sono alcuni dei suoi più emblematici esempi di “fusione” tra grande schermo e musica: